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CITTA' SICURE

27-04-2023 12:12

Fiab Monferrato

CITTA' SICURE

Vogliamo vivere in una Città più sana e Sicura!

VIVERE LA CITTA'

PIU SANA E SICURA

 

 

 

Città 30 km all’ora

un modello di mobilità sostenibile e sicurezza stradale efficace

 

In una nota congiunta Fiab Italia, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, ANCMA, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO, ribadiscono che «L’istituzione delle Città 30 è il provvedimento più innovativo ed efficace per contrastare l’incidentalità sulle strade urbane, in quanto coniuga una drastica riduzione delle stragi stradali, l’integrazione tra le diverse composizioni modali di trasporto, il rispetto degli impegni climatici, il miglioramento della vivibilità, oltre che una significativa fluidificazione del traffico».

 

 

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C’è ormai un sostegno molto convinto, fra gli esperti di mobilità urbana, alla diffusione nelle città di un limite di velocità massimo di 30 chilometri orari nelle zone residenziali. Questo consenso quasi unanime è facile da comprendere, se si ha l’occasione di visitare una zona 30 in Italia o nel resto d’Europa, dove si diffondono sempre di più. Per i più scettici, è possibile andare oltre le impressioni personali e fare riferimento a un crescente numero di studi scientifici che quantificano esattamente i benefici di avere città o zone 30. Le strade sono una delle infrastrutture di base delle nostre società; di conseguenza, un loro miglioramento conviene a tutti.

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A ciclisti e pedoni

 

Minore mortalità in caso di incidenti. Questo è sicuramente il punto più importante di tutti: allo stato attuale, nelle nostre strade si muore. Ogni anno, 35’000 persone in Europa muoiono a seguito di incidenti stradali, e 1,5 milioni rimangono gravemente feriti. L’Italia contribuisce in gran parte a queste cifre, con 5000 morti e 300’000 feriti all’anno, e quasi un quarto delle vittime di incidenti stradali sono pedoni e ciclisti, spesso appartenenti alle categorie più deboli, come anziani e bambini.

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Ai residenti

Maggiore vivibilità delle strade. Nelle zone a 30, il rumore prodotto dal traffico si riduce di circa il 40%; come ricordato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esposizione a un alto rumore di fondo disturba la qualità del sonno, provoca malattie cardiovascolari e disturbi nel comportamento. Più in generale, se le macchine vanno piano si può camminare e pedalare con maggiore serenità, o lasciare i bambini più liberi di girare da soli per il quartiere, sviluppando quindi la loro autonomia.

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Alla collettività

 

Minori costi sanitari. La riduzione nel numero di morti e feriti gravi, oltre a essere positiva in sé, si traduce anche in minori costi per l’assistenza medica, difficili da quantificare ma sicuramente rilevanti. In Italia, il PIL annuale perso a causa degli incidenti stradali è pari al 2%, e le spese sanitarie ne sono una componente importante.

 

Minore inquinamento. La riduzione della velocità di punta delle automobili comporta minori accelerazioni, una velocità media più costante, un traffico più scorrevole: ciò si traduce in una significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico. U

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A chi usa l’automobile

 

Minori costi di gestione. Una minore velocità di punta vuol dire anche una significativa riduzione dell’uso del carburante (del 12% secondo alcuni studi tedeschi), sicuramente apprezzabile oggi che il prezzo della benzina è al suo massimo storico. Inoltre, nelle zone a 30 anche le morti e i ferimenti gravi di automobilisti diminuiscono.


 

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Tutte queste cifre portano chiaramente a un’importante conclusione: l’introduzione delle zone 30 non è una misura che favorisce un gruppo ai danni di un altro; essa va a vantaggio di tutti gli utenti della strada, e di tutta la società in generale.

 

Noi di Fiab Monferrato ci siamo “rotti i polmoni”!

Vogliamo, come tantissimi altri cittadini e cittadine una Città più vivibile, sana e sicura.

 

Vogliamo la Città 30 !

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